SPERANZI, DAVID
Tra il 1461 e il 1462 fu allestito a Roma un sontuoso testimone grecolatino dei poemi omerici, destinato al cardinale francese Jean Jouffroy. Il codice, che si conserva alla Württembergische Landesbibliothek di Stoccarda, ha attratto finora soprattutto le attenzioni degli storici dell arte, in virtù di una miniatura a piena pagina con scene dalla materia troiana. In questo volume l Omero di Stoccarda è analizzato per la prima volta sotto il profilo storico e paleografico e sono riconosciute le mani dei suoi quattro copisti greci, esuli fuggiti in Italia di fronte all avanzare delle armate turche. La loro presenza è individuata in molti manoscritti di varie collezioni europee e di due di loro è svelata l identità: seguendo il filo della scrittura il lettore è dunque condotto in un viaggio tra Oriente e Occidente, all ombra del cardinale Bessarione, negli anni immediatamente seguiti alla caduta di Costantinopoli e Mistrà. Il lavoro è arricchito da indici e da un amplio apparato di tavole.